CAMELLIA JAPONICA - pianta generica
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CAMELIA CAMELLIA J. - significato

CAMELIA CAMELLIA J. = CAMELLIA JAPONICA = CAMELIA

(tratto dal libro di Alfredo Cattabiani "Florario. Miti, leggende e simboli di fiori e piante", Edizioni Oscar Mondadori. Un libro da leggere e consultare ! )

LA CAMELIA O DELLA VITA STRONCATA

Nell'immaginario occidentale la camelia (Camellia japonica) suscita immediatamente il ricordo di Marguerite Gautier, la protagonista della Signora dalle camelie di Alexandre Dumas figlio, che riusciva a tollerare soltanto questo fiore perché gli altri la facevano tossire.

Nella sua figura lo scrittore volle rievocare Alphonsine Plessis, che era stata sua compagna e amante.

Marguerite Gautier portava una camelia bianca per venticinque giorni al mese e rossa negli altri cinque: "Si trattava di un'eccentricità" commentava maliziosamente Armand Duval, l'amante di Marguerite, "che io onoro senza poterla spiegare".

Il trionfo della Traviata di Giuseppe Verdi rese ancora più popolare questo fiore, giunto in Europa soltanto nella prima metà del secolo precedente: gli Inglesi avevano chiesto delle piante di tè ai Cinesi i quali, temendo la concorrenza, inviarono invece arbusti di camelia che in cinese si chiamava T'e, parola analoga nella pronuncia a quella usata in Occidente per la bevanda.

Venne chiamata botanicamente «camellia», con due «L», in onore di George Joseph Kamel, un missionario gesuita vissuto fra il 1661 e il 1704.

La camelia si addiceva all'eroina di Dumas perché i Giapponesi la consideravano simbolo della Vita stroncata a causa del fiore che si distacca intero dallo stelo invece di cadere petalo dopo petalo come gli altri.

Ma la pianta ha motivato anche un simbolismo opposto, quello della Longevità, poiché vive a lungo.

In Cina, come in Giappone, le sue varietà più pregiate venivano riservate ai nobili.

In Italia le prime camelie furono messe a dimora verso il 1760 nel parco della Villa Reale di Caserta per desiderio della regina Maria Carolina d'Asburgo Lorena.

Il fiore divenne in pochi anni il prediletto dall'aristocrazia e dall'alta borghesia europea.

Gli Italiani intuirono l'affare e in breve ne diventarono i maggiori produttori mondiali.

Nel vocabolario dell'amore la camelia ha assunto una generica colorazione peccaminosa, come colei che la portò nel celebre romanzo.

Ma ogni sua varietà esprime un sentimento diverso: quella a fiore bianco doppio dice: «Il mio pensiero è per te»; la camelia a fiore bianco scempio evoca l'amore materno: regalatela dunque a vostra madre.

La camelia a fiore di anemone rosso rimprovera: «Un voto fallace»; quella a fiore rosso scempio parla di: «Amore e speranza»; se è di color rosa esclama: «Ti ritrovo infine», mentre la rosso sangue lamenta: «Affanno» e la sasanqua rosea promette: «Saprò tenerti, non mi sfuggirai»; la camelia variegata simboleggia infine «Amore, Fede, Speranza».

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